Obiettivo: Comunicare al meglio con gli altri
Esuberanti, introversi, sicuri di sé, timidi, sfacciati... Ciascuno di noi è diverso, ma sul lavoro, con gli amici o in famiglia, interagisce comunque con gli altri. La capacità di comunicare e rapportarsi in modo autentico ed efficace è pertanto fondamentale per tutti. Qualcuno di noi la possiede naturalmente, altri invece devono lavorare su di sé per migliorarla.
Di seguito consigli degli esperti per impostare relazioni basate sulla fiducia e il rispetto (anziché condizionate da paure e bisogni), evitare di riprodurre inconsciamente dinamiche di conflitto, favorire una migliore comprensione di sé e una maggiore apertura verso l'altro. Vivere, insomma, relazioni dirette, ma rispettose e felici.

1. "Comunico per nutrire" Uno dei principali bisogni di ciascuno di noi è quello di essere riconosciuto e apprezzato per come è. Spesso, invece, si tende a criticare l'altro e a giudicarlo per timore di essere sottovalutati, rifiutati o risultare indifferenti. È un comportamento di difesa. Per non cadere in questa trappola comunicativa, è bene quindi manifestare un eventuale disagio in prima persona usando frasi che iniziano con "io" invece che con "tu" ed esprimere il proprio stato d'animo, i bisogni e i desideri in modo chiaro e diretto. "Nutrire" una relazione significa, infatti, saper ascoltare, comprendere, stimare e apprezzare non solo l'altro, ma, soprattutto, se stessi.
-photoaidcom-cropped(1).png)
2. "Riconosco ed esprimo i miei bisogni" È importante distinguere i bisogni (fondamentali e irrinunciabili) dai desideri (non indispensabili) ed essere consapevoli che quello che per uno di noi è un bisogno per un altro potrebbe invece essere solo un desiderio. In questo modo è più semplice aprire uno spazio di comprensione, dialogo e incontro in cui cercare di mettersi nei panni dell'altro per capire cosa vuole dire al di là delle parole e del tono usati.
.png)
3. "Questo è soltanto ciò che sento ora" Ognuno di noi ha una percezione e interpretazione soggettiva degli eventi e delle relazioni in base alle proprie esperienze passate. "Questo (tutto ciò che si percepisce, sensazioni, emozioni, pensieri) è soltanto (non è la verità assoluta, ma una parte) ciò che io sento (si attribuisce a se stessi un'affermazione) ora (nel momento presente)", significa rendersi conto e accettare che la causa di relazioni poco soddisfacenti non è solo nei fatti, ma deriva dall'interpretazione personale (spesso deformata) della realtà.
.png)
4. "Riconosco il valore di quello che c'è" Spesso ci si accorge del valore di una relazione quando viene a mancare. Questo succede perché si tende a focalizzare l'attenzione più su quello che non funziona piuttosto che sulle gioie e le soddisfazioni provate. Riconoscerne il valore vuol dire invece condividere, riflettere sul senso del legame, smettere di lamentarsi, apprezzarsi, gratificarsi.
			
